Anche nell’era del digitale, la pubblicità cartacea per eventi rappresenta una risorsa chiave per dare visibilità e rendere attrattiva un’iniziativa organizzata sul territorio. Perché la campagna si riveli efficace, però, è necessario definire un metodo e stabilire una strategia operativa a 360 gradi, senza lasciarsi guidare dall’improvvisazione. Come si gestisce la promozione offline di un evento? Ecco qualche dritta utilissima!
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Step 1: creare una strategia organica
Quando si organizza una campagna promozionale per un evento, è necessario ragionare in una prospettiva olistica secondo la quale ogni atto comunicativo è parte di una visione organica. Ne deriva che il materiale sviluppato per la pubblicizzazione – locandine, flyer, manifesti – è parte di un approccio unitario che deve mirare a presidiare il territorio nel modo più capillare possibile, così da intercettare un pubblico vasto e in linea con gli obiettivi strategici dell’organizzatore.
Individuare i luoghi strategici
Secondo questa logica, prima ancora di interrogarsi sul cosa e sul come, è forse più appropriato ragionare sul dove. Nel concreto, occorre avere le idee chiare su quali siano i luoghi più adatti per promuovere l’evento. Per farlo, è bene, per prima cosa, comprendere a fondo a chi ci si rivolge e, di conseguenza, individuare le abitudini del proprio target. Ad esempio, la promozione di un concerto dedicato a un pubblico di giovani dovrebbe essere sponsorizzato nei pressi dei luoghi di aggregazione giovanile (scuole, biblioteche, centri di ritrovo, ecc.); un format dedicato a persone adulte deve invece essere reclamizzato in altre tipologie di luoghi (centri commerciali o uffici postali, per fare due esempi).
Scegliere gli strumenti appropriati
Una volta definiti pubblico e luoghi in cui promuovere l’evento attraverso il cartaceo, si può passare all’aspetto più prettamente pratico: lo sviluppo del materiale. In questo caso, è bene valutare tutte le possibilità a disposizione e scegliere le alternative più adatte a ogni situazione.
I flyer sono supporti estremamente utili per una pubblicità capillare presso luoghi ad alta densità di pubblico e possono essere diffusi sui parabrezza delle automobili, nelle caselle delle lettere o attraverso la consegna a mano ai passanti, ma avrebbero poco senso in contesti o in orari poco frequentati. La cartellonistica urbana ha un forte impatto se è ben visibile, mentre rischia di essere sprecata se affissa in luoghi nascosti o presso aree a scarsa frequentazione (o frequentate da un pubblico non in target). Le locandine (qui un articolo dedicato) sono infine una soluzione ottimale se esposte in luoghi chiusi o comunque di facile fruizione, ma risultano pressoché inutili presso posti con poca gente o in contesti in cui sarebbe difficile prestare ad esse attenzione.
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La comunicazione è importante
Infine, possiamo concentrarci sull’aspetto grafico e comunicativo. Questo discorso deve essere scorporato in due parti: completezza delle informazioni ed efficacia della comunicazione.
Il contenuto cartaceo per l’evento deve riportare tutte le informazioni utili per il potenziale spettatore: data e orario dell’evento, (eventuale) costo di ingresso e modalità di acquisto del biglietto, informazioni sul contenuto dell’evento (tema dell’incontro, personalità invitate a partecipare e ogni altra info possa contribuire a rendere l’iniziativa interessante).
Al contempo, che si tratti di una locandina, di un flyer o di un cartellone, esso deve essere comunicativamente coinvolgente, un effetto che può essere ottenuto curando sia l’aspetto grafico (colori, immagini, font) sia quello del copy. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che la pubblicità cartacea non serve solo a informare, ma anche a coinvolgere razionalmente ed emotivamente!