Attraverso i musei aziendali – o musei d’impresa – un brand dà volto e tangibilità alla propria storia e ai propri valori, definendo un percorso narrativo sulla propria identità di marca. Sono luoghi capaci di assumere un’aura quasi di ‘profana sacralità’ in quanto conservano la memoria di un marchio e portano avanti il suo patrimonio tecnico, artistico, storico e concettuale.
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Cos’è il museo aziendale
Il museo aziendale è il luogo in cui viene rappresentata concretamente l’identità storica e valoriale di un marchio. Questi siti sono dedicati a 360 gradi ad uno specifico brand e raccontano, attraverso un approccio coinvolgente votato alla spettacolarizzazione e all’intrattenimento, le tappe della sua storia, i suoi sistemi produttivi, i suoi tratti caratterizzanti. I musei d’impresa, come facilmente intuibile, non puntano solo a offrire informazioni al visitatore, ma sorgono con l’intento di empatizzare con lui e divertirlo.
Solitamente, i musei aziendali alternano aree dedicate alla narrazione storica di un marchio ad altre in cui è possibile fare conoscenza della marca e dei suoi prodotti in modo multisensoriale e vivere un’esperienza immersiva e personalizzata. Percorsi emozionali come quello appena descritto vengono definiti musei caldi; realtà che invece puntano su una narrazione per lo più nozionistica, che mostrano gli oggetti e i luoghi dell’azienda in modo razionale e fanno leva massimamente sul livello intellettivo sono invece definiti musei freddi.
Quando nascono i musei d’impresa: storia ed evoluzione
I primi musei d’impresa nacquero nel secondo Dopoguerra, nel rispetto di una nuova ottica turistica, basata sull’inclusività dello spettatore e sul turismo esperienziale che proprio in quegli anni iniziava a muovere i primi passi. Ma è soprattutto a partire dagli anni ‘80 e ‘90 dello scorso secolo che queste realtà divennero diffuse, note e ambite dai turisti, aumentando in modo notevolissimo la propria presenza sul territorio, anche in Italia. Dai primi anni 2000, i musei aziendali hanno integrato in modo sempre più significativo la propria offerta turistica con le tecnologie digitali, al fine di proporre attrattive sempre più interattive e che favoriscono in modo determinante il consolidamento di un rapporto di simpatia – o persino di affetto – tra il visitatore-utente e il brand.
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Musei d’impresa: esempi famosi e di successo
Sono numerosissimi gli esempi di musei aziendali. Anche in Italia, possiamo contare su tantissimi esempi d’eccellenza di realtà museali dedicate alla storia dei brand. Possiamo ad esempio citare, nella zona della Motor Valley (in Emilia-Romagna), una serie di musei dedicati alle scuderie che hanno dato origine e consolidato la tradizione motoristica italiana, come il Museo Ferrari, il Museo Ducati e quello dedicato all’Alfa Romeo. Il Belpaese è tradizionalmente votato anche all’industria dei liquori – come testimoniano il Museo Branca a Milano e SpazioStrega, l’area dedicata al liquore Strega, a Benevento – e alla moda – esempi perfetti sono il Fila Museum a Biella, il Museo Ferragamo e il Gucci Garden a Firenze.
Nel mondo, esempi illustri di musei d’impresa sono il Guinness Storehouse a Dublino, il Lindt Home of Chocolate di Keilberg e il Museo Lego d Praga.